TEST: SAI QUANTO E’ SICURA LA TUA CASA?

Solo individuando il grado di sicurezza della tua abitazione dormirai sonni tranquilli o capirai se dover alzare la guardia proteggendo meglio gli accessi di casa: con il questionario messo a punto dall’Ania, (l’Associazione Nazionale fra le imprese Assicuratrici) in una manciata di minuti scoprirai il rischio-furto a cui è sottoposta la tua casa.  

QUANTI PUNTI HAI TOTALIZZATO?

MENO DI 150 PUNTI
Buone notizie: puoi dormire tra due guanciali perché l’ambiente circostante la casa è fondamentalmente sfavorevole ai malintenzionati, per cui il fattore sicurezza è sotto controllo. Ricorda però di mantenere alto lo standard di sicurezza perché nella nostra società, dove il pericolo di intrusioni è una costante, non esistono alloggi a rischio “zero” ma solo limitato.

DA 150 a 199 PUNTI
Buon risultato, il rischio effrazione è limitato e sei a un solo passo dalla sicurezza. Ma per essere davvero tranquillo, controlla che il grado di protezione fisica ed elettronica delle principali vie d’accesso sia integro e costantemente aggiornato e abbandona vecchie abitudini che non aiutano: distribuisci copie di chiavi in giro a persone che ritieni fidate? Deleghi a parenti e amici il controllo dell’abitazione in tua assenza? Entrambe da evitare

DA 200 a 250 PUNTI
Attenzione: il tuo profilo è piuttosto critico e se non ti decidi a investire maggiormente nella sicurezza, anche il dilettante allo sbaraglio potrebbe violare la tua proprietà. Ti conviene adottare subito delle soluzioni affidabili e di qualità, meglio se personalizzate sul tuo rischio-furto. Quali? Affidati a tecnici esperti e qualificati che, oltre a stabilire le corrette protezioni, ti rilasciano le necessarie garanzie sui prodotti e sull’installazione.

PIÙ DI 250 PUNTI
Brutte notizie: la tua casa rientra nella categoria più a rischio. La prima cosa da fare è individuare i punti deboli delle strutture, per rinforzarli con chiusure ad alto grado di blindatura. La seconda è sincerarti di avere un buon sistema di videocitofonia e di progettare un sistema d’allarme elettronico ben studiato e calibrato sulle tue specifiche esigenze. La terza, e ultima, è stipulare una polizza assicurativa.

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